Porto Torres

Dubbi della Procura sul suicidio della barista di Porto Torres, potrebbe essere stata uccisa

Michela Deriu, 22 anni, è stata trovata impiccata a casa di un'amica a La Maddalena

Dubbi della Procura sul suicidio della barista di Porto Torres, potrebbe essere stata uccisa

Di: Redazione Sardegna Live


Il caso di Michela Deriu, la barista 22enne di Porto Torres trovata impiccata a casa di un'amica a La Maddalena, si fa sempre più complesso. Il procuratore di Tempio Gianluigi Dettori, che coordina le indagini, vuole vederci chiaro.

La giovane era andata a trovare un'amica a La Maddalena dopo aver raccontato a un cronista locale e ai carabinieri di essere stata narcotizzata e rapinata di rientro dal bar dove lavorava, attorno all'1.30 di notte del 4 novembre, a Porto Torres.

A La Maddalena voleva ritrovare la serenità perduta dopo la brutta vicenda e invece, dopo nemmeno 48 ore dal suo arrivo, l'amica l'aveva trovata impiccata in una stanza della casa, due biglietti scritti a penna per chiedere scusa e spiegare l'accaduto: suicidio.

E invece no, o meglio, non è certo. Michela Deriu, infatti, aveva già con sé il biglietto di ritorno del traghetto e dell'autobus che avrebbe dovuto accompagnarla nel pese della sorella. Cosa le avrebbe fatto cambiare idea in maniera così drastica?

Le indagini vanno avanti a pieno ritmo. Già nei giorni successivi alla morte della giovane era emersa una brutta storia di minacce e ricatti di cui era stata vittima la barista. Un video hard, girato in un momento di debolezza, forse quando la giovane era ubriaca, potrebbe essere all'origine di tutta la vicenda. I carabinieri sospettano che la giovane fosse terrorizzata dall'idea che il video venisse diffuso. Sarebbe stato troppo umiliante per una ragazza stimata e responsabile che aveva sempre saputo badare a sé stessa.

I consulenti, nel frattempo, hanno chiesto una perizia calligrafica sui biglietti trovati vicino al cadavere della 22enne per chiarire se quella è davvero la scrittura di Michela. Uno dei due foglietti di carta sarebbe stato appallottolato e poi riaperto. La ricerca di tracce ed impronte sugli oggetti sequestrati è fondamentale in questa fase delle indagini per capire se la vittima fosse sola in quella stanza al momento della morte. La città di Porto Torres attende di sapere la verità su una vicenda che ha profondamente turbato i cittadini e potrebbe rivelarsi ancor più sconvolgente. 

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